Sinistra e Rassemblement national: la pericolosa equivalenza dei macronisti

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I macronisti continuano a insistere sul fatto che il Front populaire e il Rassemblement national sono uguali. A cosa condurrà questa pericolosa equivalenza?

Curiosi questi politici che non vedono oltre la punta del loro naso. Dopo aver deciso all’improvviso uno scioglimento che sta per ritorcersi contro di loro, i macronisti adottano una tattica elettorale che favorisce il Rassemblement national (Rn) di cui vorrebbero bloccare l’ascesa.
La loro campagna si riduce di fatto a un solo argomento: tra una Rassemblement national nazionalista e una sinistra guidata da Mélenchon, dicono, non bisogna scegliere, né ammettere una qualche differenza; i due estremi sono ugualmente pericolosi. Quindi: votate per noi! Sperano così di colmare il divario con la coalizione del Nouveau Front Populaire, di cui evidentemente, con la consueta e imperiosa lucidità, non avevano previsto la nascita.
Il problema è che questa equazione generale – La France insoumise e Rassemblement national sono la stessa cosa; La France insoumise e il resto della sinistra sono la stessa cosa; quindi, Front populaire e Rassemblement national sono la stessa cosa – porta a un risultato angosciante. Perché se continuiamo con il sillogismo, votare per un candidato socialista, comunista o verde sotto l’etichetta del Front populaire è pericoloso quanto votare per il Rassemblement national. Macron dixit.
È così? Quando sei centrista, come dicono i macronisti, votare socialista è pericoloso quanto votare Rn? Votare Boris Vallaud è come votare Jordan Bardella? Votare per un candidato di Fabien Roussel è come votare per un emulo di Marion Maréchal Le Pen? Ascoltare Lionel Jospin, ex primo ministro socialista, è come sostenere Marine Le Pen? Andiamo… Tutti sanno che il Partito socialista (Ps), i Verdi o il Partito comunista francese non hanno mai attentato alla minima libertà pubblica, né praticato la minima discriminazione, né minacciato di far crollare l’Unione europea. Tutti sanno che i socialisti e gli ecologisti, perlomeno, sono militanti filoeuropei e filoucraini, a differenza del Rassemblement national, e che l’alleanza prima di tutto elettorale stipulata con La France insoumise non ha cambiato di una virgola le loro convinzioni.
Il che ci porta a un terribile problema: cosa succederà dopo? Al secondo turno in molte circoscrizioni gli elettori dovranno scegliere tra Rassemblement national e un candidato o una candidata del Front populaire. Cosa diranno i macronisti? La logica della loro posizione è implacabile: di fronte a due pericoli equivalenti, ci si deve astenere. E quindi, ad esempio, rifiutarsi di scegliere tra il Ps e il Rn.
Salvo, naturalmente, fare in 24 ore un’inverosimile testa-coda. Dopo aver ugualmente demonizzato la sinistra e il RN, come sosterranno il voto anti-RN? Se scelgono la sinistra – cosa ovviamente auspicabile, così come il contrario, in nome della disciplina repubblicana – dovranno improvvisamente spiegare che la loro campagna del primo turno è ora obsoleta, che non sono la stessa cosa, che il Front populaire, in definitiva, è utile a bloccare il Rassemblement national, che la sinistra e l’estrema destra sono diverse per quanto riguarda i princìpi repubblicani eccetera. Vale a dire, tenere tra i due turni un discorso opposto a quello su cui avevano martellato prima del primo turno. Cosa che non mancherà di sconcertare l’elettorato centrista e rafforzerà, ipso facto, il Rassemblement national. Notevole coerenza!
Questo è il risultato della sommaria vendetta che assimila tutta la sinistra alla France insoumise, come se fare un cartello elettorale significasse annullare ogni differenza tra i partiti che lo compongono. Ognuno è ovviamente libero di preferire Macron alla sinistra, di giudicare negativamente le alleanze di quest’ultima o il suo programma. Ma assimilare la sinistra al Rassemblement national, porre tra loro un grossolano segno di uguale, è un errore di fatto e un errore strategico, in un momento in cui i lepenisti sono sull’orlo della vittoria.



L’articolo è uscito originariamente su Le Journal.info il 17 giugno 2024 con il titolo “Gauche et RN, c’est du pareil au même?“. Traduzione a cura di Ingrid Colanicchia.

Credit foto:
– French far-right Rassemblement National (RN) party President and lead MEP Jordan Bardella during a photo session before an Interview at «Dimanche en Politique» at FRANCE 3 (french TV Channel) in Paris on june 16, 2024. Photo by Eliot Blondet/ABACAPRESS.COM
– Jean Luc Melenchon during an Interview at «Dimanche en Politique» at FRANCE 3 (french TV Channel) in Paris on june 16, 2024. Photo by Eliot Blondet/ABACAPRESS.COM